
Si sa, la cucina ad isola sta diventando il sogno di tanti e si presenta negli ultimi tempi come il modo più cool di cucinare e lo spazio preferito dove ricevere amici e famiglia.
Dai cuochi sui canali tematici dedicati al food, ai reality , agli show-cooking, ai ristoranti con cucina a vista, la cucina ad isola è sotto i nostri occhi ogni giorno.
Quali sono i vantaggi di una cucina di questo tipo?
Innanzitutto è molto social perché consente a più persone di cucinare contemporaneamente senza dare le spalle agli altri ospiti.
Spesso viene utilizzata negli open space per delimitare gli ambienti.
Ed è la preferita dalle mamme che possono cucinare tenendo d'occhio i bambini.
Ma come si può inserire nelle nostre case? Quali sono gli spazi giusti? Quali interventi sono necessari?
Quando si progetta un’isola nella propria cucina una delle prime cose a cui fare attenzione è lo spazio necessario attorno al mobile, sia per un passaggio agevole, sia per aprire pensili e cassetti. Lo spazio minimo da tenere in considerazione e di 100-120 cm.
Spesso la cucina viene strutturata con una parte contenitiva a parete (armadi) dove inserire frigorifero ad incasso o free standing, forno e microonde,dispense attrezzate per il contenimento delle stoviglie, delle provviste e dei piccoli elettrodomestici.
Per questi è necessario prevedere il giusto impianto elettrico a parete.
La soluzione ideale è quella di inserire sul bancone stesso sia la zona lavaggio che la zona cottura, ponendole alle due estremità.
Nessuno ci vieta però, nel caso in cui l'isola abbia piccole dimensioni, di mantenere una delle due funzioni a parete vicino agli armadi.
I piani cottura ad induzione sono per vari motivi da preferire: innanzitutto possiamo evitare di portare l'attacco del gas, in secondo luogo sono più estetici e facili da pulire.
In fase progettazione è necessario prevedere a pavimento gli impianti idraulici (acqua, gas e scarico lavello e lavastoviglie) ed elettrici per collegare gli elettrodomestici.
Per quanto riguarda la cappa di aspirazione dei fumi le soluzioni sono oramai molteplici, dalle cappe d'arredamento , alle cappe annegate nel cartongesso, a quelle a scomparsa nel mobile.
Per illuminare si può optare per un cartongesso con faretti incassati, spesso usiamo faretti a led, utile anche per nascondere i tubi di aspirazione, oppure lmapade a sospensione o perché no? Una delle nuovissime cappe lampadario.
Piani lavoro devono essere belli e allo stesso tempo facili da pulire. Le preferenze vanno sugli agglomerati di quarzo o su nuovi materiali tecnici come i Dekton.
Dove lo spazio lo consente tavolo o piano snack appoggiati all'isola sono la soluzione più pratica e conviviale.
Per qualche spunto in più potete visitare questi siti
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